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Carne di zebra e coccodrillo: è falsa la notizia secondo cui l’Italia inizierà a importarle dallo Zimbabwe
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24/11/2015
(24 novembre 2015)
Nelle corse settimane era circolata una notizia, rilanciata dall’ANSA, che aveva destato parecchio clamore tanto da diffondersi a macchia d’olio sui social network.
L’agenzia giornalistica scriveva, il 10 novembre:
“Lo Zimbabwe esporterà in Italia carne di zebra e coccodrillo. Lo ha annunciato, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, il Ministro del Commercio e dell’industria dello stato africano, Mike Bimha, incontrando la stampa nella capitale Harare.”
Nei giorni successivi
abbiamo scritto una lettera al Ministero dello Sviluppo Economico
, Dott.ssa Guidi, e al Direttore Generale per la Politica Commerciale e Internazionale, chiedendo conferma di tale notizia ed esprimendo le nostre forti preoccupazioni sia sotto l’aspetto etico che sanitario.
Ieri abbiamo ricevuto la risposta del Direttore Generale, Avv. Teti, che - dopo aver chiesto a sua volta chiarimenti al Ministero della Salute - in una nota ufficiale ci informa che l’importazione di carne di zebra è armonizzata a livello di Unione Europea ed è, quindi, disciplinata da specifiche norme stabilite dalla Commissione Europea, in particolare dal Reg. (CE) n.206/2010.
Il
Ministero della Salute
ha chiarito anche che, ai fini dell’importazione di tale prodotto, devono essere considerate altre condizioni (ad esempio, il Paese terzo di origine deve avere un piano residui approvato dalla Commissione e specifici stabilimenti di origine autorizzati sempre a livello UE), e che, sulla base della predetta legislazione sanitaria di riferimento,
lo Zimbabwe, attualmente, non è autorizzato ad esportare nell’Unione carne di zebra
, né è possibile stabilire accordi in bilaterale tra Stati membri e Paesi terzi visto che la materia è completamente armonizzata a livello UE.
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