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Sequestro Colleferro, numerosi altri animali messi in salvo e affidati. E il maltrattatore continua i suoi affari come se nulla fosse

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29/07/2013


(28 luglio 2013)

Nei giorni scorsi, tra giovedì 25 e venerdì 26 luglio, altri 49 equini sono partiti da Colleferro per raggiungere le case degli affidatari.

Nel frattempo sono stati sequestrati e trasferiti in un’azienda che li ospiterà momentaneamente altri 9 equini di cui 5 asini, 3 cavalli e 1 bardotto trovati abbandonati negli stessi terreni senza cibo né acqua. In quello stesso terreno qualcuno qualche giorno prima aveva fatto seppellire un equino morto di stenti, a pochi metri dall’ingresso del terreno. IHP ha inoltrato richiesta al Ministero della Salute di disseppellimento e necroscopia dell’animale.

Il sequestro Colleferro sembra non avere fine, nonostante finora siano stati messi in salvo oltre 200 equini; ogni volta lo spettacolo si presenta sempre più raccapricciante. Mentre lavoriamo per curare e trasferire gli animali, continuiamo a chiedere alle Procure di Velletri e Frosinone misure urgenti per fermare definitivamente il responsabile di questi scempi. A distanza di sei mesi dall’inizio del sequestro, gira infatti a piede libero spostando gli animali come se nulla fosse.

L’operazione di recupero, raduno e successiva partenza degli equini, è stata nelle due giornate estremamente difficile e intensa - come del resto lo sono state quelle dei precedenti sequestri - sia dal punto di vista pratico che emotivo per tutti coloro che vi hanno partecipato.

“Colgo l’occasione per complimentarmi con tutti per l’instancabile e eccellente lavoro svolto, peraltro in condizioni molto critiche e spesso rischiose” – dichiara Sonny Richichi, responsabile organizzativo dell’Italian Horse Protection association. “Quindi grazie a tutti i volontari, a nome di tutti gli animali tratti in salvo, e non solo a chi è intervenuto di persona sul campo ma anche a chi ha dato il suo prezioso supporto dietro le quinte, con l’organizzazione che una simile operazione comporta. E ancora GRAZIE a tutti gli affidatari che con estrema volontà si sono messi a disposizione per accogliere nelle loro case gli animali, attendendo con pazienza che le operazioni di consegna fossero portate a termine, avvenute spesso anche in piena notte”

Continua intanto lo sforzo di IHP, ENPA e il Rifugio degli Asinelli per curare gli animali sequestrati nelle precedenti fasi. Il cavallo recuperato nel sequestro dello scorso giugno con ferite molto gravi, è stato operato nei giorni scorsi presso la clinica universitaria di Perugia diretta dal Prof. Marco Pepe. Tutto è andato bene, tenuto conto che non si è trattato di un intervento semplice: nella gamba sinistra hanno dovuto rimuovere un sequestro osseo importante, mentre nella gamba destra hanno pulito a fondo le piccole ferite, trovando porzioni di tessuto necrotico. Il cavallo potrebbe essere dimesso anche la prossima settimana, purché lo gestisca qualcuno che sappia come trattare le ferite con opportune pulizie e fasciature: la guarigione definitiva infatti richiederà diverse settimane. La degenza, le cure prestate sinora e soprattutto l’intervento chirurgico sono molto costosi e anche queste spese saranno sostenute da IHP, ENPA ed il Rifugio degli Asinelli, che hanno pagato anche buona parte dei trasporti per i cavalli affidati e trasferiti. Inoltre, sono ancora 20 gli animali che cercano casa, momentaneamente in stallo presso un’azienda che li ospita a spese delle tre associazione, e 5 quelli ancora da sequestrare.

Per questa ragione, ancora una volta ci appelliamo alla sensibilità di quanti hanno a cuore le sorti di questi animali salvati da un triste destino. Ogni donazione sarà preziosissima. Aiutateci. Grazie!



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